Viale Marconi, replica Lega: "Rotonda fondamentale per la sicurezza"

Continua il dibattito sul futuro dell'incrocio lungo il viale alberato di Tradate.

Viale Marconi, replica Lega: "Rotonda fondamentale per la sicurezza"
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L'assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Morbi e il segretario della Lega Fabio Marchiori replicano ai manifesti di Partecipare Sempre contro la erotonda di viale Marconi: "Per noi ogni euro investito in sicurezza è ben speso".

Viale Marconi, fra tigli tagliati e nuovi alberi

La rotonda all'incrocio tra viale Marconi e via Crestani continua a tenere banco e dopo i manifesti affissi in città da Partecipare Sempre, il dibattito è sempre più forte anche fra i cittadini. Costi, tigli da abbattere, storicità del viale alberato preoccupano tanti. Che succederà in quell'incrocio? "I numerosi tigli di cui si contesta l’abbattimento sono solo 13 di cui almeno 5 verranno sostituiti in loco come da progetto - fanno sapere Morbi e Marchiori in un comunicato che ripercorre punto per punto gli argomenti dell'opposizione - L’amministrazione Galli prima e Bascialla dopo si sono fin da subito preoccupate di non alterare la vista storica del viale, infatti, nel progetto è prevista la realizzazione del cerchio della rotatoria a raso questo proprio per non alterare l’asse storico del viale". Per quanto riguarda il verde, nonostante gli abbattimenti il bilancio, garantiscono, è positivo: "Considerato che nel solo 2019 sono stati piantati circa cento nuovi tigli e nel 2020 molto probabilmente se ne piantumeranno altrettanti, non capiamo e ci fa sorridere l’idea che la rimozione di solo otto tigli possa modificare negativamente l’ecosistema della città, senza contare le curiose 'Spuntature Elettorali' che vennero fatte dall’amministrazione Cavalotti nel 2017".

Chiusura del passaggio a livello non in programma

L'altro tema è la futura chiusura del passaggio a livello di via Crestani che Partecipare Sempre teme diventi più prossimo con la realizzazione della rotonda: "Un pensiero che ci lascia perplessi - continuano i due leghisti -  il capogruppo di Partecipare Sempre Laura Cavalotti ha occupato la poltrona del sindaco della città  e dovrebbe sapere che, in funzione di normative europee riguardanti la sicurezza delle vie su rotaia tutti i passaggi a livello all’interno della UE saranno chiusi o dismessi. In questo momento è assolutamente prematuro e fuori luogo parlarne in quanto la società che gestisce la rete in nessuno degli incontri con l’amministrazione ad oggi avvenuti ha presentato l’intenzione di chiudere il passaggio a livello di via Crestani. Il nostro impegno sarà comunque quello di evitare che il paese venga tagliato in due dalla ferrovia senza alternative, come invece accaduto nel quinquennio 2012-2017 dove nel P.G.T. è stata rimossa la previsione di realizzazione della strada attraverso la Nardi che avrebbe impedito al centro di Abbiate di diventare una strada senza uscita".

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Più sicurezza

C'è poi il discorso sulla sicurezza, più volte ricordato in commissione e in consiglio comunale, che già durante l'Amministrazione Candiani aveva portato a pensare la rotonda: "Anche a seguito degli ultimi episodi risalenti solo a questa estate, infatti, qualsiasi studio viabilistico dimostra che un incrocio regolamentato da una rotatoria è meno pericoloso di un incrocio a raso - prosegue Morbi - quindi per noi ogni centesimo speso per la sicurezza di chi frequenta le nostre vie è un investimento e non una spesa inutile come qualcuno vuole far credere".

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"Oggi contrari ma nel 2013 anche loro volevano la rotonda"

"E' assurdo - conclude Marchiori - come oggi si dichiarino contrari chi aveva avvallato la realizzazione di quella rotatoria: quando nel 2013 fu approvato l’acquisto dell’immobile, oggi abbattuto (qui il video dell'operazione), al punto uno della delibera si cita 'di manifestare assenso all’acquisto dell’immobile ubicato in Viale Marconi identificato con il mappale n.3209 necessario per la realizzazione di una rotatoria'. Oggi siamo finalmente alla fine di un iter iniziato durante l’amministrazione Candiani, rimasto fermo durante l’amministrazione successiva, forse per incapacità progettuale o semplicemente per mancanza di un progetto per Tradate".

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