Rotonda di via Crestani a Tradate, il cantiere di avvicina

Il cantiere dovrebbe durare circa 4 mesi. Nessun passo indietro dell'Amministrazione nonostante le proteste dell'opposizione.

Rotonda di via Crestani a Tradate, il cantiere di avvicina
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Chiuso il bando di gara per la rotonda di via Crestani a Tradate, 52 le offerte ricevute dal Comune.

Rotonda di via Crestani, ora si può partire

Concluse le pratiche burocratiche, ora si aspetta solo la decisione del Comune per l'avvio dei lavori della nuova rotonda di via Crestani. Nessun passo indietro da parte dell'Amministrazione, nonostante l'ampia discussione di questi anni sollevata soprattutto dalle minoranze di Innovazione Civica, Partecipare Sempre e Pd che non hanno mai mascherato il proprio scetticismo sull'utilità dell'opera, sui concreti benefici per il traffico e la sicurezza della rotonda e la propria contrarietà al taglio di una decina di tigli del viale necessari per realizzare la rotatoria. Tra le preoccupazioni sollevate nel corso degli ultimi due anni, anche la possibilità che la costruzione della rotonda possa "spingere" Ferrovie Nord a chiudere il passaggio a livello di via Crestani, cosa che se da una parte renderebbe più scorrevole il traffico su quell'incrocio da sempre problematico, dall'altra potrebbe rappresentare il colpo di grazia ad Abbiate Guazzone e al suo centro, già messo a dura prova dopo la chiusura del passaggio a livello di via Veneto.

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Opera discussa

La rotonda di via Crestani è un'opera di cui si parla da anni e che da diverse amministrazioni torna sul banco del consiglio comunale. Ad avviarne la storia era stata l'Amministrazione di Stefano Candiani, che aveva trovato un accordo con la proprietà della casa Giani all'angolo per il suo acquisto, col fine di abbatterla. Acquisto (e obbiettivo) che venne prima confermato poi fermato dall'Amministrazione Cavalotti, in parte per via della nuova normativa che richiedeva l'approvazione del demanio sul prezzo di acquisto, in parte perchè all'interno della maggioranza di centrosinistra convivevano due idee diverse, tra chi era favorevole all'abbattimento e chi, invece, avrebbe preferito una ristrutturazione per farne alloggi pubblici contro l'emergenza casa. Uno "stop" che divenne anche materia legale, con un contenzioso aperto dalla proprietà contro il Comune. Col ritorno del centrodestra e di Dario Galli alla guida della città, si riuscì a chiudere la pratica legale e ultimare l'acquisto dell'immobile, arrivando finalmente all'abbattimento e al progetto della nuova rotonda. Anzi, ai progetti: inizialmente ne vennero proposti due alla commissione, con due diverse svolte su via Leonardo da Vinci. Uno di questi (quello con una svolta più "larga" per chi entra in via Da Vinci dal lato abbiatese di viale Marconi e con una corsia di svolta su via Crestani) venne poi accantonato, vista la mancanza di un accordo con un altro privato per i terreni necessari all'allargamento dell'accesso su via Da Vinci.

Questo il progetto preliminare della nuova rotonda:

rotonda via crestani progetto

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Trovata l'impresa

Per finanziare l'intervento, l'Amministrazione Bascialla nell'ultimo Bilancio ha confermato l'accensione di un mutuo da 300mila euro. Una conferma che ha permesso lo svolgersi della gara d'appalto cui hanno partecipato 52 aziende e vinta dalla Martarello Gianfranco & C. con un'offerta di 182mila euro più IVA.

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I lavori

L'incognita maggiore, adesso, riguarda la data d'avvio dei lavori, che dovrebbero durare (salvo maltempo e intoppi) circa mesi. L'assessore alle Opere Pubbliche Alessandro Morbi fa sapere di essere al lavoro alla ricerca della soluzione migliore, viste anche le forti polemiche che hanno accompagnato il cantiere di un'altra rotonda, quella all'incrocio tra via Zara e via Melzi: "La volontà, vista l'importanza del viale Marconi e di quell'incrocio per la viabilità non solo abbiatese ma di tutta la città, è di far eseguire i lavori senza chiudere mai completamente la strada al traffico, lavorando quindi con un senso unico alternato". Ma con un cantiere lungo almeno 4 mesi, impossibile pensare di aprire e chiudere i lavori nella sola stagione estiva, a scuole chiuse e traffico ridotto.

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