La lettura politica alternativa di Razzano fa infuriare la Lega

La lettura politica alternativa di Razzano fa infuriare la Lega
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La lettura politica alternativa di Razzano fa infuriare la Lega.  L'ex vicesindaco dem Paolo Razzano, dalle pagine di Settegiorni (in edicola da oggi)  dà una lettura alternativa del passaggio del sindaco nella lista Fontana, andando a sollevare dubbi sulla situazione in casa Lega, a suo dire "litigarella". Tra le righe fa intendere che il passaggio politico di Chiara Calati nella lista del Governatore, orchestrata dal tandem Gelli-Scurati, non sia ben vista dai vertici padani. E che questi "giochi di palazzo" distraggano la prima cittadina dall'azione amministrativa.

La lettura politica alternativa di Razzano fa infuriare la Lega

 

La Lega non fa attendere la replica: "Che il Consigliere Razzano fosse un commentatore "alternativo" lo avevamo capito da tempo. Un ex vicesindaco che tenta la scalata al successo, litigando in Giunta e lasciando molte questioni aperte ai suoi colleghi (e ai successori) non è proprio un esempio di buon politico. La Sezione Lega di Magenta, con tutti i suoi componenti, lavora da anni, prima all'opposizione poi in maggioranza, per il bene dei cittadini e della città. Consigliamo a Razzano e al PD di guardare in casa propria. Prima renziano di ferro, poi il grande ripudio e la scissione. Chi è arrivato alla resa dei conti è il Pd, non la Lega".

"Guardi in casa propria"

Un invito a Razzano a farsi... gli affari propri: "Consigliamo inoltre all'ex vicesindaco di guardare ulteriormente in casa propria anche per quanto riguarda l'opposizione che il Pd fa alla nostra Amministrazione: il commento del volantino sulla viabilità nel quartiere ospedale è pieno di bugie ed errori. Pensi a casa propria che è meglio".

La replica di Gelli

"Ma davvero Razzano pensa che un Governatore come Attilio Fontana possa essersi mosso al mio comando senza aver fatto tutti i passaggi politici del caso? Il punto è uno: o il sottoscritto ha il potere di imporsi su un Governatore, il che significa avere un peso politico pari a quello di Salvini, oppure qualcosa nella ricostruzione del consigliere non torna. Quanto al consigliere stesso, o la sua uscita è un bizzarro tentativo di fare una polemica raccontando le solite panzane nei confronti della Lega, oppure di politica non ne capisce poi molto. Ai posteri l'ardua sentenza", ha aggiunto il vicesindaco Simone Gelli. 

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