La Lega di Varese chiede conto a Forza Italia

Dopo gli arresti, le richieste dei leghisti

La Lega di Varese chiede conto a Forza Italia
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Dopo gli arresti che in settimana hanno nuovamente gettato luce su presunti scambi di favori fra imprenditori e politici lombardi, con l'arresto dei forzisti Fabio Altitonante e Tatarella, la Lega di Varese detta le condizioni a Forza Italia.

La Lega di Varese chiede conto a Forza Italia

"La Lega, con i suoi rappresentanti a tutti i livelli politici, istituzionali ed amministrativi, è distante anni luce da questi atteggiamenti e sistemi criminosi che non le sono mai stati propri.

Chiediamo ai vertici regionali di Forza Italia, nella persona della coordinatrice regionale Maristella Gelmini, di prendere una posizione forte, negli interessi dei tanti amministratori locali di Forza Italia in provincia che si impegnano con dedizione e disinteresse da tempo nel quadro di un'alleanza che in tutto il territorio della Lombardia ha saputo portare il buon governo.

Chiediamo un cambio di passo deciso a Gallarate. Gli esponenti di Forza Italia non toccati da provvedimenti prendano una posizione pubblica e netta contro i comportamenti illeciti che si evincono dalle indagini e che hanno visto la città come epicentro.

Ribadiamo con forza che spetta alla magistratura definire i contorni di responsabilità giuridica.

Tuttavia il livello regionale di Forza Italia deve sgomberare il campo da dubbi e sia di garanzia (anche morale) per i propri assessori. Il Sindaco Cassani deve essere messo in condizione di amministrare tranquillo. Apriamo ad un rimpasto totale della Giunta concordato con Gelmini, confermando l’alleanza politica di centrodestra, ma convinti che occorra discontinuità con il passato. Chiediamo al presidente della Provincia Emanuele Antonelli di rivedere l’assegnazione delle deleghe in un rimpasto complessivo di esse. Nella fattispecie, avochi a sé la delega alle società partecipate ora assegnata a Simone Longhini, frutto di un accordo politico con i precedenti vertici di FI. In ottica di autotutela, occorre sospendere queste deleghe fino all’accordo di garanzia con Gelmini. Facciamo formale richiesta di dimissioni immediate di tutti i soggetti membri di cda delle società pubbliche oggetto di provvedimenti di custodia cautelare, affinché le stesse siano libere di operare nell’interesse dei comuni che sceglieranno nuovi amministratori. Ribadiamo fiducia totale nei confronti dei sindaci dei comuni dove si governa con ampia coalizione di centrodestra, in particolare ad Antonelli e Cassani. Costoro sono vittima dii strumentali prese di posizione delle opposizioni, ma hanno ampiamente assunto atteggiamenti di unici oppositori  de facto all’interno delle amministrazioni per atteggiamenti che nulla avevano a che vedere con il perseguimento del bene pubblico.

Le alleanze di centrodestra nelle amministrazioni locali è confermata, previa verifica interna e pubblica da parte della coordinatrice Gelmini sul contesto gallaratese.
In caso contrario, siamo pronti a troncare l’alleanza e a rischiare di andare ad elezioni ma a testa alta, pur di sgomberare il campo da ogni dubbio e per amministrare serenamente nell’interesse dei cittadini. Il Pd non può fare la morale e deve riflettere sulla propria incapacità gestionale nelle società pubbliche. Bisogno loro ricordare che fino ad ottobre 2018 governavano la Provincia e la governance delle società pubbliche era in mano a loro per tramite del Presidente Vincenzi e del potere specifico che il Pd allora aveva in provincia. I tavoli di coordinamento politico per determinare la linea strategica sul tema delle società pubbliche era condotto dal Pd. Gli interlocutori politici li sceglievano loro e le linee conclusive erano in capo alla loro responsabilità.Da ultimo pieno sostegno al presidente Fontana, persona di piena rettitudine politica e morale.

La Segreteria provinciale della Lega di Varese

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