Autobus incendiato, le reazioni del mondo della politica

Non si sono fatti attendere i commenti dei politici...

Autobus incendiato, le reazioni del mondo della politica
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Il vicepremier Salvini, l’assessore Rizzoli, il consigliere Lucente, i consiglieri regionali del Carroccio Scurati e Lena, il consigliere di Fratelli d'Italia Mazzali e il Governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana, hanno espresso i loro pareri sulla vicenda accaduta questa mattina, mercoledì 20 marzo 2019, sulla paullese, dove un senegalese ha dato fuoco ad un autobus con a bordo alcuni bambini.

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Autobus incendiato da un senegalese, interviene Salvini

«Un senegalese con cittadinanza italiana al volante di uno scuolabus, con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, ha dirottato il mezzo e infine gli ha dato fuoco. È successo in provincia di Milano. L’uomo è stato arrestato. In questo momento le forze dell’ordine stanno perquisendo la sua abitazione. Voglio vederci chiaro: perché una persona con simili precedenti guidava un pullman per il trasporto di ragazzini?». Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

 La reazione di Rizzoli

“Stiamo seguendo con molta attenzione quello che sta accadendo e siamo in diretto contatto con l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia per raccogliere elementi su questa terribile vicenda. Siamo molto colpiti da questo gesto folle – ha spiegato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli -. Chi di dovere stabilirà le responsabilità di un atto così grave reso ancora più esecrabile per il fatto che a bordo del bus c’erano giovani studenti delle scuole medie. Per loro non sarà facile dimenticare l’apprensione e l’angoscia procurate da quanto accaduto oggi”.

“Ero a pochi metri dall’incendio” commenta Lucente

“Ero presente personalmente sulla Sp415,  a pochi metri dall’incendio al bus appiccato da Ousseynou Sy, il 47enne che ha sequestrato il mezzo con a bordo una cinquantina di studenti e poi gli ha dato fuoco, minacciando di uccidersi – ha affermato Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia  – Ho visto i ragazzini abbracciarsi tra di loro e piangere, ho visto le fiamme alte e il fumo denso. Era uno scenario apocalittico e l’unico sollievo è che gli studenti siano tutti sani e salvi. Certo, adesso dovranno fare i conti con lo shock e i contraccolpi psicologici. Resta una domanda scomoda, ma che dobbiamo farci: perché un uomo con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale era alla guida di un bus? Mette i brividi solo a pensarci”.

“È questo il modello di integrazione di cui va parlando la Sinistra?” sostiene Lena

“L’episodio del senegalese, per di più con precedenti penali, che a San Donato Milanese ha dato fuoco all’autobus che stava guidando per protestare contro i morti in mare dovrebbe farci riflettere sulle ‘risorse’ che certa Sinistra ci porta in casa”. Così il consigliere regionale del Carroccio Federico Lena, cremonese, ha commentato quanto accaduto sulla Paullese tra San Donato e Peschiera Borromeo. “L’aspetto allucinante è che sino ad un momento prima sull’autobus c’erano 51 ragazzini cremaschi, studenti delle medie in gita, fortunatamente fatti scendere – ha aggiunto -. È spaventoso appurare che il piromane non è, come detto inizialmente, un esaltato che aveva fermato il bus, ma l’autista stesso del pullman. È questo il modello di integrazione di cui va parlando la Sinistra? Forse sarebbe l’ora che qualche ‘anima bella’ radical-chic la smetta di scendere in piazza per protestare a vanvera contro chi vuole rimpatri e porti chiusi e si interroghi su talune bombe ad orologeria, che spero esser casi rari, che ci ha portato in casa”.

“Poteva essere una strage, ora pene esemplari” dice la Scurati

“Poteva essere una strage ma grazie all’intervento tempestivo e coraggioso dei Carabinieri ora non siamo qui a piangere la vita di 51 bambini innocenti – ha commentato il consigliere regionale del Carroccio Silvia Scurati -. È gravissimo che un individuo, con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, sia stato libero di guidare un pullman scolastico e oggi, con tanto di taniche di benzina, ha puntato dritto verso la pista di Linate con il chiaro obiettivo di fare una strage, evidentemente premeditata. Stando alle prime ricostruzioni e alle frasi deliranti del senegalese contro le politiche di questo Governo, quanto accaduto deve farci riflettere sul clima di odio fomentato dalla sinistra, dalle loro manifestazioni contro le istituzioni e in particolare di ogni tipo di ingiuria formulata contro il Ministro dell’Interno e le giuste politiche attuate in materia di sicurezza e di immigrazione. Davanti a tutto questo qualche anima bella di sinistra deve farsi l’esame di coscienza. Rivolgo un abbraccio ai bambini e alle loro famiglie. Ora vogliamo pene esemplari”.

“Giornata di follia, grazie al coraggio dei carabinieri” dice Mazzali

“Giornata di ordinaria follia alle porte di Milano, dove un autista di origine senegalese ha dato fuoco a un autobus che trasportava studenti delle scuole medie. Ringraziamo i Carabinieri, che con grande coraggio e sprezzo del pericolo sono riusciti a portare in salvo tutti i ragazzini. Poteva andare diversamente. Poteva essere una mattinata di tragedia. Possiamo tirare un sospiro di sollievo, ma le indagini proseguiranno. Dobbiamo chiederci come sia possibile che un uomo con alle spalle reati come la violenza sessuale e la guida in stato di ebbrezza, abbia avuto la possibilità di mettersi alla guida di un autobus  con a bordo dei ragazzini. Intanto sono vicina ai giovani studenti e alle loro famiglie, che dovranno superare questo difficile momento”. Lo ha detto Barbara Mazzali, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia

Fontana: “I ragazzi stanno bene”

“Ho parlato con i direttori generali dell’ospedale San Raffaele e della Clinica De Marchi dove sono stati trasportati alcuni ragazzini e insegnanti rimasti coinvolti nel gravissimo episodio, avvenuto questa mattina, sulla strada provinciale Paullese. Mi hanno assicurato che le loro condizioni sono complessivamente buone e che necessitano prevalentemente di supporto psicologico. Questo è la cosa più importante perché il rischio è stato enorme”.

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“Voglio esprimere la mia sincera vicinanza a tutti i ragazzi – ha proseguito il presidente – che, nonostante lo spavento, si sono dimostrati coraggiosi e lucidi, riuscendo a dare l’allarme. Un ringraziamento anche agli insegnanti che non hanno mai perso il controllo della situazione. Resta lo sconcerto – ha concluso Fontana – che una persona descritta affidabile dai suoi datori di lavoro si riveli come un mostro che ha attentato alla vita di giovani innocenti segnando comunque in maniera forte la loro crescita. La giustizia farà il suo corso, ma io non ho dubbi nel ritenere che questa persona debba pagare senza sconti o scorciatoie per ciò che ha commesso”.

 

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