Falò di Sant'Antonio a Tradate, addio bancali. Pipolo: "Equilibrio fra tradizione e ambiente"

Pipolo: "Scelta è anche un segnale di solidarietà per quanto succede in Australia"

Falò di Sant'Antonio a Tradate, addio bancali. Pipolo: "Equilibrio fra tradizione e ambiente"
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Domenica sera sarà acceso il falò di Sant'Antonio a Tradate, con una novità: non si useranno bancali.

Falò di Sant'Antonio, polemica continua

Tradizione locale ma non cittadina, inquinante ma non quanto altre "attività umane", appuntamento irrinunciabile per alcuni e non necessario per altri. Anche qust'anno il falò di Sant'Antonio a Tradate è stato anticipato innanzitutto dalle discussioni e dalle polemiche arrivate anche in consiglio comunale con una mozione del Pd rigettata in blocco dalla maggioranza. E domenica, quel fuoco, sarà acceso in piazza mercato alle 17.30, dopo una giornata tra i banchi del Mercatino dell'Insubria dalle 10 che vedrà alle 15 il lancio dei paracadutisti, alle 16 il raduno dei trattori e dei mezzi agricoli e alle 17 la benedizione e la distribuzione del pane benedetto.

Addio bancali

Quest'anno una novità, che l'assessore all'Ambiente Vito Pipolo ha presentato come una "mediazione" fra le istanze ambientali e quelle di chi vuole tenere viva l'iniziativa, "anche in solidarietà rispetto quanto sta succedendo in Australia, con l'augurio che Tradate ancora una volta possa dettare la linea agli altri Comuni, Varese in primis". Ovvero, la pira (alta quest'anno una decina di metri) non sarà realizzata con i classici bancali ma con legno vergine acquistato regolarmente da un'azienda di Arsago Seprio.

La pira allestita nel 2018, anno del ritorno della manifestazione a Tradate

Sensibilità e legge

La decisione nel corso di una riunione fra l'Amministrazione, la pro Loco (organizzatrice dell'evento) e i carabinieri forestali, che avrebbero evidenziato alcune criticità legate all'uso dei bancali (materiale con cui sono realizzate da anni le pire di Varese, Venegono Superiore e degli altri paesi che organizzato il falò) e proposto una soluzione alternativa. "La pira sarà formata da due piramidi di legna vergine certificata - spiega Pipolo - Una soluzione che ben coniuga le diverse sensibilità e che permetterà di avere un falò ecologicamente compatibile".

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Commenti
Gianni Del Pero

Soluzione discutibile e il riferimento all'Australia è quantomeno irrispettoso. Fate un passo in più e sospendete per quest'anno il falò, non ce li possiamo più permettere. WWF Lombardia

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